LA DIFESA DEL NOCE
Il 28 agosto 2016, si svolse in Val di Sole la prima marcia fluviale in difesa del torrente Noce per sensibilizzare cittadini e amministratori contro i rischi di uno sfruttamento idroelettrico intensivo. In quell’occasione il Comitato in difesa del Noce invitò la Giunta della Provincia autonoma di Trento a non autorizzare nuove derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, che avrebbero messo a rischio la qualità di questo delicato e straordinario ecosistema acquatico.
L’appello allora non cadde nel vuoto e, tra la fine del 2016 e il 2020, molte di quelle richieste furono rigettate, ma ora la situazione potrebbe cambiare: poco tempo fa infatti, è stato proposto un nuovo prelievo in Val di Pejo per portare l’acqua in Val di Non allo scopo di irrigare i frutteti di quella zona.
Anche in questo caso però la mobilitazione della società civile non si è fatta mancare ed è stata promossa una raccolta di firme con l’obiettivo di fermare questo mostruoso progetto: è inaccettabile sacrificare il bene pubblico per interessi privati, minare un delicato e prezioso ecosistema quale è il torrente Noce (vera anima della Val di Sole) per alimentare un sistema di monocoltura intensiva, una tra le principali cause della scomparsa di biodiversità!
UNA NUOVA PETIZIONE ONLINE
Il 4 agosto il Comitato permanente per la difesa del fiume Noce ha quindi lanciato una petizione popolare, che in due settimane ha raggiunto ben 25000 firmatari. In questi giorni sta proseguendo anche la raccolta firme sui moduli cartacei, i cui risultati saranno comunicati alla fine della campagna.
La petizione online può essere firmata facilmente da tutti QUI entro la fine del mese!