Riforestare il pianeta semplicemente facendo ricerche su internet. Non è un’utopia, ma la realtà a cui contribuisce chi, invece di Google o Yahoo, usa Ecosia, motore di ricerca nato in Germania nel 2009 e che di recente ha avuto un’impennata di popolarità – e di download delle sue app ed estensioni per browser – a causa dell’attenzione globale sui recenti incendi in Amazzonia.
Un boom di ricerche
Nella sola giornata di mercoledì 22 agosto, quando le notizie dall’Amazzonia hanno conquistato i primi posti nei media di tutto il mondo e gli appelli sui social network di attivisti, politici e celebrità hanno iniziato a moltiplicarsi, il numero di installazioni di Ecosia è aumentato del 1.150 per cento, come ha spiegato l’azienda: 250mila download in 24 ore a fronte di una media quotidiana che fino a quel momento era di circa 20 mila, oltre dieci volte di meno.
Ma come è possibile?
I suoi ricavi, esattamente come per gli altri competitor, derivano dalla pubblicità. Ogni volta che qualcuno clicca su uno degli avvisi pubblicitari presentati vicino ai risultati, Ecosia incassa qualche centesimo.
La differenza è che l’azienda non distribuisce dividendi, ma investe l’80 per cento dei suoi profitti nella piantumazione di alberi in diverse aree del mondo. Secondo i calcoli della società, per finanziare la messa a dimora di un albero bastano in media 45 ricerche: un numero che molti raggiungono in un solo giorno, o addirittura in poche ore.
E allora, anziché usare il solito Google o Yahoo, contribuiamo anche noi a questo fantastico progetto utilizzando questo motore di ricerca ECOLOGICO! –> https://www.ecosia.org/
Ottimo!!!
Cambiare motore di ricerca : mi pare una cosa da fare assolutamente e immediatamente!
Grazie Fabrizio per avermelo segnalato, a volte basta così poco per aiutare il nostro pianeta, basterebbe che tutti portassero una goccia d'acqua per spegnere un grande incendio.
Ciao e saggia navigazione a tutti!
Ben detto Cristina, buona navigazione su Ecosia!