Basta che ci guardiamo intorno per renderci conto di come siamo letteralmente invasi dalla plastiche.
Ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono negli oceani e, se non saranno presi provvedimenti, entro il 2050 nei mari ci sarà più plastica che pesce.
Come denuncia il WWF la Quarta Assemblea delle Nazioni Unite sull’Ambiente (UNEA-4, il più importante organismo decisionale globale sull’ambiente) tenutasi a Nairobi questo mese di marzo, proprio quando in tutto il mondo i giovani scendevano in piazza per chiedere azioni efficaci contro il cambiamento climatico, ha mancato la definizione di un trattato legalmente vincolante all’inquinamento marino da plastica, come richiesto dal WWF.
Che dire, a questo punto? Quello che posso suggervi è:
– Innanzitutto, firmare la petizione del WWF per ACCORDO GLOBALE tra i Paesi delle Nazioni Unite quale unico strumento che può fermare l’inquinamento da plastica: #STOPPLASTICPOLLUTION
– Inoltre, come suggerito anche da Lifegate, ci sono alcune semplici azioni quotidiane, che possono concretamente prevenire l’inquinamento dei mari e di tutto l’ambiente: BUONE PRATICHE